Il cielo dopo la tempesta

Lunedì qui a Milano ci sono stati due temporali molto forti che nella zona dove lavoro sono arrivati di mattina verso le 10 e poi nel pomeriggio dopo le 16. In un crescendo di vento ed acqua, dopo pochi minuti dall’arrivo hanno cominciato a scatenare la loro forza in maniera impressionante, con il vantaggio di aver almeno portato un minimo di tregua dall’afa.
Al di là del fatto che ho da sempre una certa passione per la pioggia, è affascinante notare la forza della natura durante questi eventi: c’erano gli alberi del condominio di fronte piegati dal vento, uno strato di acqua sulla strada su cui si formavano delle onde, il mulinare a mezz’aria di acqua e detriti e, andando verso il solito bar in pausa pranzo, abbiamo trovato un ramo spezzato che ostruiva il percorso.
Ma la cosa che mi ha colpito di più è stata un’altra.
Quando sono uscito dal lavoro per caso ho guardato verso uno scorcio di cielo diviso in due, da una parte era oscurato da nuvole cupe e scure, quasi nere, dall’altra invece era di un azzurro limpidissimo. Ed il mio sguardo era rivolto esattamente verso il confine di queste due zone.
Per un attimo è stato come se la natura volesse farmi notare questa cosa, per un attimo è stato evidente che la parte limpida del cielo non sarebbe stata così azzurra e così bella se non ci fosse stata la tempesta con i suoi forti venti a spazzare le nuvole, per un attimo è stato evidente che non può esistere la felicità senza la tristezza.

Un abbraccio ai miei Amici ed un saluto ai miei lettori.